Miti e Fake News su Bisanzio: Smontiamo i Luoghi Comuni

L’Impero Bizantino, con la sua millenaria storia, è spesso oggetto di interpretazioni errate e falsi miti che si sono sedimentati nel tempo, specialmente nella storiografia occidentale. Questi pregiudizi nascono dal punto di vista latino, dalla propaganda politica medievale e da un’incomprensione della cultura bizantina. È giunto il momento di sfatare alcuni di questi luoghi comuni.

1. Bisanzio era un Impero decadente e corrotto

Uno dei miti più diffusi è che l’Impero Bizantino fosse costantemente in declino, governato da sovrani incompetenti e popolato da funzionari corrotti. In realtà, l’Impero dimostrò una straordinaria capacità di adattamento e innovazione, sopravvivendo per oltre mille anni dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Le sue istituzioni burocratiche erano tra le più efficienti dell’epoca, e il sistema fiscale permetteva di mantenere un esercito solido e una rete diplomatica raffinata.

2. Bisanzio non era più “romano”

Un altro luogo comune è che l’Impero Bizantino non fosse più romano, ma solo una civiltà greca con una patina imperiale. Tuttavia, gli imperatori e i cittadini di Costantinopoli si definirono sempre “Romani” fino alla caduta nel 1453. La cultura greca influenzò fortemente l’Impero, ma la continuità amministrativa, giuridica e militare con Roma fu evidente fino agli ultimi secoli.

3. I Bizantini erano arretrati rispetto all’Occidente

Spesso si pensa che Bisanzio fosse tecnologicamente e culturalmente inferiore all’Europa medievale. In realtà, fino al XII secolo, l’Impero Bizantino fu la potenza culturale e tecnologica più avanzata d’Europa. Possedeva ospedali, università e un sofisticato sistema ingegneristico. Il famoso fuoco greco, un’arma incendiaria che nessun altro esercito riuscì a replicare, è solo un esempio del loro avanzato ingegno militare.

4. L’Impero crollò per l’inevitabile avanzata ottomana

L’idea che l’Impero fosse destinato a cadere sotto l’avanzata ottomana è semplicistica. In realtà, la Quarta Crociata del 1204 fu il vero colpo mortale per Bisanzio. L’occupazione latina di Costantinopoli per oltre 50 anni distrusse il tessuto economico e politico dell’Impero, rendendolo vulnerabile agli Ottomani due secoli dopo. Senza il sacco crociato, l’Impero avrebbe potuto resistere molto più a lungo.

5. I Bizantini erano fanatici religiosi incapaci di tolleranza

Sebbene la religione avesse un ruolo centrale nella società bizantina, l’Impero mostrò spesso una notevole tolleranza. Contrariamente alla rigida inquisizione occidentale, Bisanzio ospitò per secoli comunità di Ebrei, Musulmani e persino gruppi cristiani considerati eretici in Occidente. Inoltre, il dibattito teologico era estremamente raffinato e spesso più filosofico che dogmatico.

6. Bisanzio fu solo un’ombra dell’Impero Romano

Molti storici hanno presentato l’Impero Bizantino come un’imitazione sbiadita della gloria di Roma. In realtà, Bisanzio rappresentò un’evoluzione dell’Impero Romano, adattandosi ai nuovi contesti geopolitici. La sua capacità di innovare nelle strutture amministrative, nella difesa militare e nella cultura dimostra che non fu un semplice riflesso del passato, ma una potenza in continua trasformazione.

Conclusione

L’Impero Bizantino fu un colosso politico, culturale e militare che merita di essere studiato senza i pregiudizi tramandati dalla storiografia occidentale. Sfatare questi miti aiuta a comprendere l’importanza di Bisanzio nella storia europea e mediterranea. La sua eredità vive ancora oggi, dalla cultura ortodossa all’arte bizantina, dalla tradizione diplomatica fino alle radici stesse dell’Europa moderna.

È ora di restituire a Bisanzio il posto che merita nella storia.

Di Nicola

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